Ingredienti
Le patatine fritte devono essere dorate, croccanti, saporite e… perfette! Ecco le nostre regole d’oro per fare delle meravigliose patate fritte croccanti.
Chi non ama le patatine fritte? Croccanti, invitanti e perfette da accompagnare a qualsiasi piatto, sono uno di quei finger food che non stancano mai e che mettono d’accordo proprio tutti, grandi, piccini, vegetariani, celiaci, e chi più ne ha più ne metta!
Certo che, tuttavia, dal dire al fare c’è di mezzo un bel mare: anche a voi capita che le patatine vi vegano flosce e molli? Non scoraggiatevi: seguendo alcune semplici regole, la frittura delle vostre patate non avrà nulla da invidiare a quella delle famose catene di fast food!
Vediamo la preparazione e la ricetta di questo snack artigianale, da servire anche come contorno, per dare più sprint a un semplice hamburger casalingo: cominceremo dalla ricetta classica, vedremo una versione light e come fare quelle con la buccia.
Come fare le patate fritte fatte in casa
1. La prima cosa da fare è scegliere le patate giuste. Con le novelle, a pasta gialla, otterrete un risultato migliore, perché sono meno ricche di amido e acqua e quindi in frittura risulteranno più croccanti. Non cadete nella tentazione del surgelato: saranno pure comode perché sono già tagliate, ma scordatevi che vengano appetitose come quelle fresche. Vale la pena di perdere qualche minuto in più per pelarle e tagliarle!
2. Quello che rende flosce le patate fritte è l’amido. Per questo, dopo averle pelate, lavate e tagliate, le dovrete lasciare in una bacinella colma di acqua gelata per un’oretta.
3. Fate molte attenzione alla regolarità del taglio: non bisogna certo avere un righello a portata di mano ma, più o meno, cercate di ricavare degli spicchi o dei bastoncini regolari, in modo che la cottura sia più uniforme. Potete scegliere di tagliarle a cubetti senza sbucciarle (e ottenere così delle patatine fritte con la buccia un po’ rustiche) oppure tagliarle a rondelle sottili o a fiammifero in modo preciso.
4. Dopo l’ammollo, asciugatele alla perfezione e non salatele assolutamente (vanno condite solo dopo la frittura!).
5. Preparate, per friggere, dell’olio di arachidi o di semi di girasole: versatene in abbondanza in una pentola e aspettate che sia incandescente prima di immergere le patate (deve raggiungere tra i 160 e i 190 °C).
6. A questo punto, tuffate le patatine in padella un po’ per volta e non perdetele mai di vista: in pochi minuti cuoceranno. Ricordate: più la pentola è piena, minore è l’effetto doratura!
7. Quando saranno dorate (ci vorranno circa 5 minuti), scolatele e fatele scolare in un foglio di carta assorbente; poi, salatele e servitele belle calde! Se lo desiderate, potete aggiungere degli aromi come rosmarino e salvia.
Patatine chips
Un’alternativa divertente e croccante per portare le patatine in tavola anche all’aperitivo è quella di preparare le chips di patatine fritte. La preparazione è esattamente quella precedente, dovrete solo utilizzare una mandolina per ottenere la classica forma sottile che trovate anche confezionata.
Successivamente friggete poco per volta in olio bollente, attenzione a tenere per breve tempo il tubero in ammollo, essendo tanto sottile potrebbe diventare nero anche con pochi secondi di troppo.
Patatine fritte con la buccia
La versione con la buccia oggi è diffusa in tantissimi ristoranti e fast food. Alcuni le chiamano dipper, ma al di là del nome sono davvero buone, grazie anche all‘effetto croccante dato dalla buccia.
Il trucco è quello di tagliarle a fette di medio spessore e passarle più volte nell’acqua fredda. Più sarà eseguito questo passaggio, maggiore sarà la croccantezza finale.
Una volta fatto friggetele, meglio se una pentola alta: l’olio dovrà essere bollentissimo, così le patate si arricceranno e saranno perfette anche a livello estetico!
Che ne dite di scoprire anche come fare gli hamburger fatti in casa e tutte le nostre ricette con le patate?